Per i pochi che ancora non lo conoscono, Emanuele Luzzati è stato un grande illustratore e scenografo, un maestro in ogni campo dell'arte applicata.
Luzzati, autore di numerosi albi illustrati e di moltissime scenografie, ha saputo usare con grande maestria svariati materiali: carte, tessuti, matite e pastelli a cera per realizzare i suoi colorati bozzetti.
Emanuele Luzzati - Immagini di copertina |
Emanuele Luzzati - Pagina interna del libro "La gazza ladra" Ed. Gallcci |
Emanuele Luzzati - Alì Baba e i quaranta ladroni, 1992 |
Potete ammirare numerose opere di Luzzati a Genova, sua città natale, al Museo Luzzati, uno spazio dedicato a lui e alla sua opera; inoltre, al museo, trovate numerose proposte laboratoriali.
Mi sono ispirata a lui per far realizzare ai bambini questi personaggi con il frottage, il collage a strappo e il ritaglio.
In atelier, in un clima d'altri tempi, sono nati cavalieri, dame, principesse, re e regine.
I personaggi creati dai bambini sono stati collocati su sfondi colorati a cera.
Ed infine in un video ho racolto tutte le immagini prodotte e accompagnate dalla poesia "Castello di carta" di Gianni Rodari.
CASTELLO
DI CARTA
Gianni Rodari
C'era
una volta il Re di Denari,
il più avaro di tutti gli avari.
il più avaro di tutti gli avari.
Il
suo castello era d'argento
era d'oro il pavimento,
era d'oro il pavimento,
i
coppi del tetto eran diamanti,
al posto dei vetri smeraldi e brillanti,
al posto dei vetri smeraldi e brillanti,
le
scale avevano i gradini
tempestati di rubini.
tempestati di rubini.
La
Regina, Madama di Picche,
era la più ricca di tutte le ricche
era la più ricca di tutte le ricche
e
si vestiva di perle e turchesi
tutti i giorni di tutti i mesi.
tutti i giorni di tutti i mesi.
Quei
vestiti, potete capire,
erano pesi da morire,
erano pesi da morire,
così,
per portare la Regina
il Re fece fare una portantina.
il Re fece fare una portantina.
La
reggevano quattro Fanti,
due di dietro e due davanti.
due di dietro e due davanti.
La
Figlia del Re, la Donna di cuori,
s'innamorò del Fante di Fiori,
s'innamorò del Fante di Fiori,
e
una volta dal finestrino
gli fece un saluto col ditino:
gli fece un saluto col ditino:
lui
si confuse, si emozionò,
la portantina si rovesciò.
la portantina si rovesciò.
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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .(da "Castello di carte"
- Edizioni Mursia)
Progetto realizzato dalle classi 3A e 3B della Scuola Primaria "Risultive" di Bertiolo-UD
A.S.2016/17