lunedì 28 gennaio 2013

COSA VEDI?


Siamo convinti di saper osservare quello che ci circonda?
Molto spesso quello che abbiamo intorno è soggetto all’abitudine e passa inosservato, cioè vediamo ma non guardiamo con attenzione.
Mi è capitato di chiedere ai bambini di disegnare un albero, niente di più facile: un tronco, una chioma …fatto. Risultato? Immagini prive di originalità ed emozione forse un po’ stereotipate. Allora chiedo di prendere foglio e matite e di uscire in giardino. Vediamo gli alberi da vicino, li tocchiamo li osserviamo e poi li disegniamo.  Ecco che i disegni si riempiono di particolari: tronchi di forme diverse, cortecce e venature, rami, gemme. L’osservazione attenta migliora il risultato e fa scoprire dettagli che allargano la conoscenza.
E come diceva Matisse:

“… la creazione comincia dalla visione. Vedere è già un’operazione creativa che esige uno sforzo. Tutto quello che vediamo nella vita di tutti i giorni subisce più o meno la deformazione generata dalle abitudini acquisite, e il fatto è forse più sensibile in epoche come la nostra dove il cinema, la pubblicità ci impongono quotidianamente una valanga di immagini bell’e fatte, che sono un po’, nell’ordine visivo, come il pregiudizio nell’ordine mentale. Lo sforzo necessario per liberarsene esige una sorta di coraggio: e questo coraggio è indispensabile … per vedere tutte le cose come se le vedesse per la prima volta... La perdita di questa possibilità vi toglie quella di esprimervi in modo originale, vale a dire personale”.

H. Matisse – “Scritti e pensieri sull’arte” , Torino. Einaudi - 1979




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