mercoledì 22 luglio 2015

INVIATI SPECIALI IN ATELIER

Gli alunni delle quinte di Bertiolo si sono improvvisati giornalisti e, con il supporto di veri professionisti......mi hanno intervistata! All'audio-intervista che potrete vedere sul sito del periodico nella rubrica "cultura/scultura", è seguito questo articolo:

A BERTIOLO SI IMPARA ANCHE IN ATELIER




























Cristina Fabbro è un'atelierista didattica che lavora nella scuola primaria "Risultive" di Bertiolo, da più di 15 anni.I suoi laboratori costituiscono sicuramente un valore aggiunto all'offerta formativa di questa scuola. Abbiamo deciso di intervistarla per sapere qualche cosa in più sul suo lavoro e per condividerlo poi con gli altri.

Ci vuoi innanzitutto spiegare che cosa significa la parola atelier e di conseguenza in che cosa consiste il tuo lavoro: l'atelierista?
L'atelier è un luogo dove si lavora, si crea, si sperimenta e si realizzano vari progetti. L'atelierista è la figura professionale che guida queste attività e che attraverso un percorso riesce a trasformare i pensieri e le emozioni in linguaggio espressivo.

Ti piace quello che fa?Da quanto tempo fai questo lavoro?Perchè lo hai scelto?
Sì mi piace il lavoro che faccio. Mi ritengo fortunata perchè non lo ritengo tale: non è nè noioso nè faticoso.
Faccio questo lavoro dal '98, ho cominciato con piccoli laboratori sull'arte e sul teatro e da lì ho capito che sarebbe stata la strada da percorrere. Dopo gli studi di scenografia a Milano, sono ritornata in Friuli ed ho pensato di proporre attività, allora molto innovative, nel settore dell'infanzia.

Che cosa ti differenzia da un'insegnante tradizionale?
Mi differenzia principalmente il percorso di studi e la formazione artistica. L'atelierista propone esplorazioni alternative, ha una competenza tecnica e dei materiali che vengono usati in laboratorio. Tuttavia è molto importante lavorare in team con l'insegnante. Lo scambio che avviene permette infatti la crescita del gruppo.

Dal tuo curriculum si legge che ti sei formata anche a Reggio Emilia, dove hai frequentato numerosi corsi. Perchè proprio lì?
Ho conosciuto Reggio un po' per caso, durante un corso di atelierismo didattico. Ho visitato le scuole  del posto, parlato con pedagogiste, insegnanti ed atelieriste...lì hanno una visione del bambino molto aperta, non a caso sono considerate scuole all'avanguardia....ho incontrato bambini competenti, che sanno agire, progettare, sostenere dei ragionamenti. E' stata un'esperienza unica.!

Da quanto tempo lavori nella nostra scuola? Quali sono state le soddisfazioni maggiori?
Lavoro nella scuola primari "Risultive" di Bertiolo ormai da 16 anni. Fortunatamentequesto progetto è stato sempre sostenuto, prima dal Comune ed ora dall'associazione Clar di Lune, tanto che ora abbiamo un atelier permanente dove si svolgono le lezioni. Ho avuto molte soddisfazioni: concorsi vinti, libri pubblicati, giochi creati,percorsi sviluppati ma la soddisfazione più grande è avere bambini che ti aspettano e non vedono l'ora di iniziare l'attività.



























Ti aggiorni ancora? In che modo?
Continuo a formarmi. Essere curiosi è alla base di ogni bravo insegnante. L'ultimo corso è sul teatro delle ombre, un tema molto affascinante.

Che cosa provi quando vedi le opere dei tuoi alunni?
Quando vedo le opere dei miei alunni sono soddisfatta e felice e a volte mi emoziono perchè quello che sanno realizzare i bambini è stupefaciente e ricco di senso estetico.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sono molti ma i due che a breve vorrei realizzare sono: un progetto di atelier che metta in rete più scuole di un istituto comprensivo, con un obiettivo comune e, magari, una bella mostra finale. Poi ne ho uno più ambizioso...sto lavorando alla pubblicazione di un librodidattico per insegnanti, dove do consigli sull'arte, le tecniche e l'esplorazione della materia.


Alunni di Classe 5A Scuola Primaria, Bertiolo


lunedì 20 luglio 2015

IL CANTO DEL MARE






























L'ONDA
di Gabriele D'Annunzio

Palpita, sale
si gonfia, s'incurva
la cima leggera s'arruffa
come criniera
nivea di cristallo.
Il vento la scavezza
precipita nel cavo
del solco sonora;
spumeggia, biancheggia,
s'infiora, odora.
S'allunga
rotola, galoppa;
intoppa
in altra cui il vento
diede tempra diversa,
l'avversa,
l'assalta la sormonta,
vi si mescola, s'accresce.
Di spruzzi, di sprazzi,
di fiocchi, d'iridi
ferve nella risacca.
Sciacqua, sciaborda,
scroscia, schiocca,
schianta,
romba, ride, canta,
accorda, discorda. 



Illustrazioni realizzate dalla classe terza, Scuola primaria "Risultive" di Bertiolo

martedì 14 luglio 2015

SUPERFICI SPAZIALI
































Studio di superfici, sperimentazioni con creta e colore.
Sezione piccoli - Scuola dell'Infanzia "Ricordo ai Caduti" di Goricizza di Codroipo - UD

lunedì 13 luglio 2015

IO SONO

Tra le pagine di un libro vivono tante storie, fatte di sogni e di trasformazioni.
Ognuno di noi può, con l'aiuto della fantasia, trasformarsi in nuovi personaggi.
Questo è quello che è successo con i bambini di una scuola materna, in una serie di laboratori in biblioteca pensati e realizzati insieme ad un amico illustratore.































Laboratorio in biblioteca a cura di Cristina Fabbro e Massimiliano Riva.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...